MATERNITY BLUES (o “Sindrome del terzo giorno”)
Si tratta di un lieve disturbo emozionale transitorio di cui soffrono più della metà delle donne nei giorni immediatamente successivi al parto. Questo disturbo, anche conosciuto come “sindrome del terzo giorno”, è caratterizzato da crisi di pianto, ansia, stanchezza, tristezza, oscillazioni dell’umore, abbassamento delle capacità di concentrazione e ipersensibilità, che possono comparire a 2-3 giorni dal parto e scomparire entro il decimo giorno.
La donna dopo il parto, si trova a dover cambiare la propria immagine corporea, passando dall’immagine di sé come gestante a quella di madre che si prende cura di un bambino piccolo e indifeso. Inoltre la separazione biologica del parto genera uno spazio vuoto che si deve piano piano colmare e riempire di soddisfazioni reali. Il senso di vuoto interno che consegue alla nascita del bambino può essere compensato dalla vicinanza fisica del neonato stesso; il poter godere di un intimo e costante contatto con il proprio bambino può aiutare la madre a ritrovare quell’unione che il parto ha immediatamente rotto e a vivere in maniera meno traumatica il passaggio dalla fusione alla separazione.
Normalmente lo stato emotivo del maternity blues tende a diminuire spontaneamente e a scomparire dopo poche settimane. Alcune madri possono invece avere bisogno di maggiore tempo per rielaborare l’esperienza vissuta con la nascita del bambino, e le faticose emozioni che si trovano a sperimentare; in questi casi può essere utile il confronto con uno psicoterapeuta che aiuti a rimettere ordine nel caos emotivo che si sta vivendo.