Diventare genitori di un bambino che nasce pretermine, in condizioni organiche critiche, è una esperienza difficile, segnata da sentimenti di forte disagio personale che, in alcune circostanze, possono ostacolare il normale sviluppo della relazione di attaccamento con il neonato. Molti sono i sentimenti e gli eventi traumatici che, in questi frangenti, possono sovrapporsi: le paure dei genitori circa le condizioni di salute del bambino, i timori sui suoi handicap futuri, la difficoltà di stabilire una relazione fisica con il neonato precocemente sottoposto a terapie intensive, la difficoltà di essere testimoni della sua sofferenza.
Momenti di così grave stress rendono spesso difficile comunicare e condividere all’interno della coppia e della famiglia i pensieri e le preoccupazioni sollecitate dalla situazione clinica. Stretti nella morsa di paura e solitudine risulta enormemente faticoso continuare ad attingere in maniera adeguata alle risorse di sostegno coniugali, familiari e sanitarie. Sentimenti di disorientamento e rabbia possono, se non adeguatamente contenuti e compresi, sfociare in difficoltà con gli altri, col coniuge, e generare tensioni e conflittualità nella relazione con l’équipe curante proprio nel momento in cui il massimo sforzo dovrebbe convogliare le energie fisiche e mentali nel fronteggiare la situazione di emergenza.
Può quindi essere utile rivolgersi ad un professionista, per avere uno spazio psicologico di ascolto e riflessione sull’esperienza di una nascita difficile, sui mille dubbi, paure e sensi di colpa che si sperimentano, cercando così di sostenere un clima sereno all'interno della coppia e favorendo un'adeguata relazione affettiva e di accudimento con il proprio bambino.
- Prendere la decisione di avere un figlio è importante è decidere di avere sempre il tuo cuore al di fuori del tuo corpo - (Elizabeth Stone)